Jackinthewind
Dalla poesia al colore...
Era altera e nobile come una principessa del sangue, luminosa come le stelle della notte, preziosa come la rugiada per le antilopi del deserto, riposante come il suono del flauto, eccitante come la vigilia della battaglia e i suoi capelli erano belli, come la criniera del mio cavallo preferito. Essa era tutte le donne del mondo e quando, dopo averla amata, ogni volta con raddoppiata passione, giacevo nella mia tenda con lei al mio fianco, sentivo il suo respiro ancora affannoso, il suo corpo che si rilassava e il suo capo adagiato nell'incavo della mia spalla, mentre facevo lentamente fluire i suoi lunghi capelli d'oro tra le mie dita, il tempo si fermava per me e un'immensa dolcezza permeava la mia anima. Quando non facevo l'amore con lei, sognavo, magari ad occhi aperti, di farlo. Ogni minuto passato lontano da lei era un minuto passato a sognare il momento in cui l'avrei rivista. Ogni nemico che uccidevo in battaglia riduceva il tempo che mi separava da lei e ogni partita di polo che giocavo era dedicata a lei. Il Profeta (la pace sia con lui e con la sua progenie) mi sia testimone quando giuro che mai uomo fu di me piĆ¹ felice.

tratto da "Una storia di sabbia" di A Bencivenga